Napoli, 21 aprile 2011 – «Farò il possibile per assicurare la funzionalità degli uffici, successivamente, in collaborazione con i tecnici valuterò i
provvedimenti disciplinari da attuare nei confronti dei dipendenti per i quali sono stati convalidati gli arresti e che sono stati interdetti dai pubblici uffici». Commenta così il sindaco di Boscoreale la bufera che si è abbattuta sul suo Comune. Dei suoi 180 dipendenti, infatti, ben 70 risultano indagati, 41 non potranno andare a lavoro per i prossimi due mesi, tantomeno beneficiare dello stipendio, ed altrettanti sono stati arrestati in flagranza dei reati di truffa ai danni dello Stato e falsa attestazione del dipendente pubblico di presenza in servizio. Nella sostanza i dipendenti indagati sono stati sorpresi mentre marcavano numerosi badge nel congegno marcatempo per favorire le assenze
di altrettanti colleghi. Per questo sono stati giudicati per direttissima dal
Tribunale di Torre Annunziata, che ha poi emesso le condanne. Ma nel mirino degli investigatori sono finiti anche alcuni dirigenti di palazzo che avrebbero dovuto segnalare eventuali anomalie o abusi. Le indagini sono iniziate tre mesi fa. Un periodo in cui telecamere nascoste hanno filmato da chi, e quante volte, venissero marcati i badge. Il provvedimento ha messo di fatto in ginocchio gli uffici di piazza Pace a Boscoreale, una macchina amministrativa che da oggi dovrà trovare il modo per poter continuare a funzionare, nonostante le assenze. Stavolta giustificate.
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